Nel Bambino Gesù che visitiamo nella Notte santa e nel Giorno fausto della solennità del suo Natale in terra, e che giace sulla paglia della nostra povertà e miseria umana, contempliamo l’augusta Trinità che giace sulla povera nostra umanità decaduta per redimerla, per assumere attraverso il Corpo di Cristo, nato da una Donna, nato sotto la legge, il corpo stesso dell’uomo violato dalla malattia, dalla miseria, dall’odio, dalla presunzione, dalla superbia, dall’odio razziale, dallo sfruttamento. dalla solitudine.Nel Bambino Gesù, l’Emmanuele, il Dio-con-noi, contempliamo la speranza di un mondo nuovo, di un mondo più giusto ed a misura dell’uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Il futuro ci appartiene perchè, come afferma Benedetto XVI, noi abbiamo la speranza, noi siamo uomini di speranza.Affidiamo a Gesù, a Maria ed a Giuseppe, icona inequivocabile della vera famiglia fondata sull’amore e sulla donazione, insieme con le nostre emozioni ed i sentimenti che ci fanno ritornare bambini dinanzi al clima familiare del presepe, ed ancor di più dinanzi al mistero del Verbo fatto carne, infinito nel finito, voce fatto vagito, la gioia di essere cristiani, famiglie cristiane che hanno fondato la loro unione su Gesù Cristo, re e centro di tutti i cuori e fondamento dell’amore vero.Insieme con sant’Annibale Maria Di Francia, cantore del Natale ed innamorato di Gesù Bambino, prendendo in prestito i versi da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, cantiamo anche noi con la voce affogata del cuore e con i sentimenti più puri Ti voglio tanto bene o Gesù mio che tanto degno sei d’essere amato. Gesù, vago bambin mi ha il cuore rubato.Auguri a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, ai vostri amici, soprattutto alle persone nelle vostre case, anziane, piccoli, giovani.Il Signore vi benedica e vi doni la vera sua pace. Vi abbraccio con affetto fraterno e vi ricordo singolarmente nella preghiera.
Natale 2007
Padre Angelo Sardone rcj
Consultore generale addetto al laicato,
assistente centrale delle Famiglie Rog.