Paestum2017 – Binomio Delitto-Misericordia

Siamo a Paestum, ospiti della “Casa di Spiritualità Getsemani”, stiamo svolgendo, come ogni anno, il CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI per famiglie rogazioniste, comunque aperto anche a nuove coppie, è il 16 agosto, giorno chiamato nel calendario degli esercizi GIORNATA PENITENZIALE.
Il calendario prevede le Lodi come ogni mattino, la relazione di P. Silvano, dinamica di coppia e nel pomeriggio Via Crucis della Famiglia con celebrazione del Sacramento della Riconciliazione.
Alle 10.00 siamo nell’aula magna, dopo le Lodi, pronti per affrontare la GIORNATA PENITENZIALE, già PENITENZIALE e padre Silvano esordisce dicendo (non riporto le parole esatte), “… non cadete in errore nel fare facilmente l’associazione PECCATORE, quindi, COLPEVOLE, quindi autore di un “Delitto”, quindi meritevole di un CASTIGO. No! No! Per il cristiano non è così, Cristo ha rivelato il PADRE MISERICORDIOSO e per questo ognuno di noi deve fortemente essere consapevole che l’unica associazione possibile è DELITTO-MISERICORDIA.
Ad un tratto ti sembra che quello che dovrebbe essere per te scontato, diventa la notizia che ti cambia la giornata, una doccia fredda che ti sveglia e ti dice: “Guarda, che se ti lasci trascinare dal peccato nella condizione di meritevole di castigo e da ciò cadi nella tristezza e nell’allontanamento da tua moglie/marito, sei campo fertile per il demonio, invece devi subito correre verso le braccia tese di Cristo e colmarti di quella GIOIA  che la sua MISERICORDIA ti dona”. Ed accompagnati da padre Silvano nella lettura del Salmo 31(32) LA GIOA DEL PECCATORE PERDONATO, percorriamo insieme al salmista il cammino che ci porta dal buio della condizione di peccatore, al bisogno di affidarsi a DIO rivelando il proprio peccato, per ricevere la MISERICORDIA e raggiungere la condizione di GRAZIA ed avere tracciata da DIO la via da seguire per restare nella GRAZIA.
La riflessione quindi si allarga alla coppia, a riflettere sul Grande Mistero dell’amore sponsale che è immagine dell’amore di DIO. Il coniuge deve essere capace di perdonare e di chiedere il perdono, uscire subito dalla condizione di distacco che fa perdere vigore, voglia di stare insieme, di far festa, lasciarsi aiutare da DIO per riuscire a perdonare più di quanto noi saremmo capaci.
 Fam. Rog Napoli Nicola e Patrizia Ponticiello